Opera molto bella ed insolita nella sua concezione e realizzazione. Mi piace molto la sensazione di leggerezza, dinamismo e libertà data dal movimento armonioso delle lettere e delle cifre che precipitano nel vuoto, come stelle filanti nello spazio.
Bella anche la lieve ondulazione della carta che viene giù, quasi volesse accompagnare dolcemente il viaggio dei caratteri in fuga verso l’ignoto. In fuga? Ebbene sì! Ho provato a risolvere l’Enigma. Così dopo un’accurata indagine, sono arrivata a questa conclusione :
Qualche tempo fa, venuta man mano a scemare la sua ispirazione, uno scrittore anziano (lo si può dedurre dall’aspetto antico della sua macchina da scrivere) non fu più in grado di domare né le lettere dell’alfabeto da cui traeva le sue storie né le cifre che delineavano le sue pagine. Proprio quelle pagine che solitamente sgorgavano dalla sua florida mente, mentre oramai rimanevano inesorabilmente bianche !
Afflitto e costernato di fronte a tale sventura, decise di allontanarsi momentaneamente ed abbandonò a se stessi macchina da scivere e fogli per andare a riposare.
Approfittando subito della debolezza che stava colpendo il loro padrone, cifre e lettere si ribellarono e presero a fuggire lontano dalle dita che, giorno dopo giorno, le picchierellavano, le picchiettavano e le martellavano. Lasciarono in fretta la macchina da scrivere che da sempre le teneva imprigionate, per tuffarsi alla rinfusa nel mondo nuovo e sconosciuto dove un artista le attendeva per trasformarle in una magica, raffinata ed enigmatica cascata.
Opera molto bella ed insolita nella sua concezione e realizzazione. Mi piace molto la sensazione di leggerezza, dinamismo e libertà data dal movimento armonioso delle lettere e delle cifre che precipitano nel vuoto, come stelle filanti nello spazio.
Bella anche la lieve ondulazione della carta che viene giù, quasi volesse accompagnare dolcemente il viaggio dei caratteri in fuga verso l’ignoto. In fuga? Ebbene sì! Ho provato a risolvere l’Enigma. Così dopo un’accurata indagine, sono arrivata a questa conclusione :
Qualche tempo fa, venuta man mano a scemare la sua ispirazione, uno scrittore anziano (lo si può dedurre dall’aspetto antico della sua macchina da scrivere) non fu più in grado di domare né le lettere dell’alfabeto da cui traeva le sue storie né le cifre che delineavano le sue pagine. Proprio quelle pagine che solitamente sgorgavano dalla sua florida mente, mentre oramai rimanevano inesorabilmente bianche !
Afflitto e costernato di fronte a tale sventura, decise di allontanarsi momentaneamente ed abbandonò a se stessi macchina da scivere e fogli per andare a riposare.
Approfittando subito della debolezza che stava colpendo il loro padrone, cifre e lettere si ribellarono e presero a fuggire lontano dalle dita che, giorno dopo giorno, le picchierellavano, le picchiettavano e le martellavano. Lasciarono in fretta la macchina da scrivere che da sempre le teneva imprigionate, per tuffarsi alla rinfusa nel mondo nuovo e sconosciuto dove un artista le attendeva per trasformarle in una magica, raffinata ed enigmatica cascata.